Lifting del viso

dott. Alessandro Gatti
CHIRURGIA ESTETICA

L’intervento

L’intervento consiste nel riportare muscoli e cute nella posizione corretta e nel rimuovere la cute in eccesso, ciò avviene attraverso un ampio scollamento di questi elementi e quindi nel loro riallineamento, semplificando possiamo immaginare il volto invecchiato come un letto sfatto ed il lifting come il rifacimento dello stesso attraverso le abili mani di una colf. Le cicatrici sono posizionate tra le pieghe anteriori dell’orecchio, posteriormente allo stesso e per i tratti rimanenti tra i capelli nella zona temporale e in quella posteriore ai lati della nuca, dopo alcuni mesi sono pressoché appena visibili anche ad un’attenta osservazione. Nella fase iniziale sono possibili ecchimosi ed un certo gonfiore che scompaiono entro una quindicina di giorni al massimo, dopo di che vi è un progressivo “restringimento” dei tessuti scollati e riposizionati che porta gradualmente al risultato definitivo entro 6-8 mesi. Non è assolutamente un intervento doloroso. Quasi sempre al lifting del viso si associa la Blefaroplastica completa al fine di ottenere un risultato armonico complessivo in ogni distretto.
Nella mia esperienza i risultati ottenuti durano almeno 10 – 14 anni, dopo di che si può ripetere un lifting che di solito è più limitato rispetto al primario. L’intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione, il paziente non sente alcun dolore e dorme beatamente mantenendo però la sua espressività, fattore utilissimo per una valutazione intraoperatoria dell’entità della correzione. Alla fine dell’intervento viene posizionata una medicazione “a caschetto” che viene rimossa il giorno dopo, quindi viene eseguito uno shampoo e si dimette il paziente senza alcun bendaggio. I punti di sutura si rimuovono completamente entro gli 8 giorni dall’intervento.

Il lifting profondo del viso

Cos’è lo SMAS e perché è importante?
Il lifting del viso è un intervento che va fatto bene. Oppure non va fatto. Molti chirurgi propongono lifting mini-invasivi, lifting con fili di trazione, facendo pensare che sia un intervento banale ma con significativi risultati. Non è cosi. Il face-lift è il re degli interventi nella chirurgia estetica, sia per la difficoltà a ottenere risultati gradevoli e duraturi nel tempo sia per la sua pericolosità. Questi due concetti vanno di pari passo in quanto se il chirurgo non si addentra nella zona di pericolo (il piano sotto-SMAS) non potrà mai ottenere il risultato sperato dalla paziente; per fare ciò bisogna essere esperti e riconoscere le strutture anatomiche che via via si incontrano durante il lifting.

SMAS è l’acronimo di Sistema Muscolo-Aponeurotico Superficiale, che comprende null’altro che la complessa struttura di muscoli mimici (nella porzione anteriore) e fasce fibrose (in quella posteriore) presenti nel volto. Anatomicamente rappresenta il terzo strato dei tessuti (dall’esterno verso l’interno) che divide cute e grasso superficiale da osso e grasso profondo.

Col passare del tempo questa struttura si indebolisce, sia la componente muscolare che quella fasciale, consentendo dunque al grasso profondo di scivolare verso il basso, trascinando con sé la cute e il grasso superficiale. Questi ultimi sono saldamente adesi allo SMAS per conto di un reticolo fibroso detto tela subcutanea cutis, una sorta di nido d’ape che interconnette cute e SMAS inglobando il grasso superficiale, che di per sé non può spostarsi all’interno di questa rete. Eccoci alla parte fondamentale di questo approfondimento, ovvero perché è importante lo SMAS.

Lo scivolamento verso il basso della cute, del grasso superficiale e di quello profondo è dovuto sostanzialmente alla perdita di tono di questa struttura ed è quindi necessario agire su questa per ottenere un sostanziale ringiovanimento. Io eseguo il lifting del volto sollevando sempre lo SMAS, e per questo riesco a ottenere risultati significativi e duraturi nel tempo. Mi capita frequentemente di vedere pazienti che già sono state sottoposte a questo intervento, e si rivolgono a me per la scarsa soddisfazione ottenuta presso altri chirurghi e infatti mi accorgo spesso che il collega non aveva lavorato sotto lo SMAS.

La soddisfazione delle mie pazienti è la garanzia che il risultato ottenuto corrisponde a quello sperato. Le cicatrici, anche se ampie, non sono mai apprezzabili perché nascoste nei capelli o nelle pieghe dell’orecchio, e chi promette minime cicatrici non accenna mai agli scarsi risultati. Nella mia esperienza, non una singola paziente si è mai lamentata delle cicatrici. Un’altra caratteristica del lifting da me eseguito, è che il gonfiore è ridotto al minimo anche dal giorno successivo e solo nel caso si associ la blefaroplastica questo residua per un due o tre giorni nella regione perioculare.

Nella mia esperienza ho eseguito centinaia di lifting e decine ne faccio ogni anno e questo credo sia dovuto alla soddisfazione delle persone che opero. Non bisogna quindi mai fidarsi di chi vende un intervento chirurgico come una banalità, si deve invece essere certi che quel chirurgo abbia sulle spalle molti di questi interventi e si dovrebbe anche chiedere, durante la prima visita, le foto prima e dopo dei precedenti casi operati.

, Chirestetica
Diario di un lifting – decorso

La mia esperienza con il lifting del viso: ho fatto il lifting del viso e ne sono felicissima. Lo consiglio a tutte.

Ho cinquant’anni, sono carina e mi sono sempre curata.
Ho cominciato fin da giovane con pulizia e idratazione della pelle, per dopo arrivare ad un po’ di medicina estetica: peeling, biorivitalizzazione e “al bisogno” Botox. In verità erano ormai un paio d’anni che volevo intervenire con un lifting, ma il Dott. Gatti, chirurgo plastico estetico, dovrei sottolineare, che mi seguiva nel percorso di medicina estetica non mi riteneva “pronta”.

Al lifting sono arrivata quando la medicina estetica non sortiva più il risultato sperato per un tempo soddisfacente, non solo secondo me, ma anche e soprattutto secondo il chirurgo.

La scelta del medico chirurgo a cui rivolgermi non è stata difficile: il dottor Gatti mi aveva sempre seguito con attenzione, guidandomi nella scelta dei trattamenti da fare a volte anche contro il suo ritorno personale, spiegandomi sempre dettagliatamente composizioni, procedure ed effetti, dimostrandosi bravo, attento ed onesto.

Chiesi al dottor Gatti informazioni sul lifting che lui eseguiva.

Mi ha spiegato che con l’età avviene uno scivolamento verso il basso dei muscoli del viso e della pelle che li ricopre, e che di conseguenza la forma del viso cambia diventando più un triangolo con il vertice verso l’alto anziché verso il basso come in giovane età.
Non ci avevo mai fatto caso! Eppure è vero, dopo questa spiegazione, guardando le foto di quando ero più giovane, mi sono accorta che il mio viso sembrava come “seduto”, scivolato verso il basso portandosi dietro i miei zigomi e il mio sorriso.
Il facelift che il Dottor Gatti considera il principe degli interventi di chirurgia estetica, consiste proprio nel risollevamento dei muscoli del volto, di conseguenza della cute, riportando la muscolatura che nel tempo era scivolata verso il basso, in una posizione tale da ricreare i volumi e le caratteristiche del mio viso… insomma un lifting profondo. Questo Intervento, che pochi chirurghi eseguono, da risultati migliori e duraturi nel tempo e permette di mantenere l’espressività del viso, senza quell’effetto di pelle tirata e lucida che spesso noto anche su star televisive.
La mia preoccupazione era proprio questa non volevo che il mio aspetto si modificasse tanto dal dover dare troppe spiegazioni, desideravo un aspetto più giovane e fresco ma naturale.

Mi spiego’ l’iter pre e post operatorio con precisione e dovizia di particolari: quali esami fare, quali farmaci evitare (ad esempio aspirina), niente fumo per almeno quindici giorni prima dell’intervento (per fortuna mia non ho mai fumato!), niente tinte ai capelli nei tre giorni precedenti l’intervento; inoltre: nella fase iniziale post intervento sono possibili ecchimosi e gonfiore che scompariranno in circa quindici giorni; Intorpidimento e rigidità muscolare sono normali nei primi tempi; un po’ alla volta si “restringono i tessuti, e si raggiunge il risultato ottimale in sei/otto settimane.
Mi mostrò alcuni esempi di lifting del viso e decisi che lo avrei fatto; fissai la data…

Giorno 1

Il grande giorno arrivò con tanta emozione e grandi attese per il risultato, ma senza ansie grazie alla grande fiducia in chi lo eseguiva.
In camera l’anestesista mi spiegò in cosa consisteva la sedazione: mi sarei addormentata restando comunque vigile, non avrei sentito nulla ma nel momento in cui l’intervento fosse finito mi sarei svegliata facilmente… e così è stato: sono entrata camminando sono stata sedata e senza accorgermene mi sono ritrova sveglia sul lettino che mi riportava in camera, con una fascia che mi cingeva il volto.
Una flebo, e senza dolori o fastidi è arrivata la notte…la parte per me più fastidiosa…, dormire in posizione sollevata da alcuni guanciali…io solitamente dormo con un cuscino basso e sul fianco… infatti notte quasi in bianco, la sola fortunatamente, anche se questa accortezza mi è stata consigliata per alcuni giorni.

Giorno 2

La mattina seguente l’infermiera mi ha lavato i capelli e il dottor Gatti mi ha tolto il bendaggio che mi fasciava la testa e i lati del viso. L’emozione vedendomi per la prima volta allo specchio è stata davvero tanta; fotografia di rito e confronto con quelle fatto il giorno precedente…
A questo punto avrei abbracciato il dottore, incredibile davvero incredibile risultato..e pensare che mi trovavo carina anche prima..!!
Raccomandazioni pratiche: niente sole, niente vento vita tranquilla antidolorifici al caso… non ne ho assolutamente usati.
Rientro a casa con appuntamento per la rimozione dei punti la settimana seguente…
I punti, unico segno tangibile dell’intervento, nessun livido… Incredibile a dirsi quest’intervento (nonostante la spiegazione del Dottor Gatti contenesse a volte passaggi piuttosto impressionanti) non lascia particolari strascichi nella realtà. Unica sensazione che difficilmente riesci a prevedere è la sensazione di viso cartonato soprattutto nella zona laterale vicino alle orecchie.

Giorno 4

Dopo tre giorni mi sono concessa una blanda camminata e così per i giorni a seguire visto il tempo clemente.

Giorno 8

Una settimana dopo ero in clinica a rimuovere i punti, e così il lifting era archiviato.

5 mesi dopo

 

Ora dopo 5 mesi la sensazione di “tiraggio” stile pelle post sole stia svanendo, il risultato migliora ogni giorno e la pelle oltre ad essere liscia è più luminosa..

Sono Super soddisfatta di aver fatto il lifting e lo rifarei senza dubbio alcuno. Grazie Dottore!!